Messi spaziale: Argentina in finale. “Riporta Maradona su un campo da calcio”. Con queste parole ieri, Lele Adani, ha commentato il 3° goal dell’Argentina, propiziato da un assist fantastico del numero 10. Assist che effettivamente ha ricordato la celebre rete di Maradona contro l’Inghilterra ai mondiali dell’86’ nonché anno dell’ultimo trionfo mondiale della squadra sudamericana.
Per “colpa” di quel mondiale Leo ha sempre subito la stessa accusa. Un fenomeno sì, ma incapace di caricarsi la sua nazionale sulle spalle come Diego. Un paragone opprimente, che Messi non è mai riuscito a togliersi di dosso, al punto, che nel 2016, dopo una finale di Copa America persa aveva pensato di lasciare la nazionale. Eppure non si è lasciato abbattere dalle critiche.
E in questo mondiale sta dimostrando a tutti quanto ci tenga a far trionfare la sua nazione. Viene in mezzo al campo a recuperare la palla, la protegge, segna e soprattutto fa segnare gli altri. Con la partita di ieri infatti il capitano dell’Albiceleste è diventato miglior marcatore del torneo, con 6 gol e miglior assist-man, con 3 assist.
Ma a prescindere dalle statistiche, che lasciano il tempo che trovano, la sensazione è che l’intera nazione penda dai piedi della “Pulce”, circondata sì di ottimi compagni, come Julian Alvarèz, ma forse, al momento capace di vincere una partita anche da solo.
Manca ancora una partita, la più importante, ma è nelle partite come queste che i campioni vengono fuori, nei momenti decisivi, e dopo tanti anni di sofferenza Leo adesso sembra essere pronto, anche per chi, non lo ammetterà mai, ma forse è ora il suo primo tifoso.
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