Continua la valanga di ricorsi presentati al Comune di Milazzo sulla questione semaforo Asse Viario. Va detto che il 99% dei verbali riguarda il passaggio di corsia e non il passaggio col rosso.
Il Comune parla di “furbetti”, si tratta in realtà di una normale prassi quando si formano code ma anche quando non si formano in quanto la corsia che porta gli automobilisti a girare in direzione San Giovanni è molto meno battuta. Il semaforo dell’Asse Viario di Milazzo è un brontosauro che appartiene all’era giurassica e andrebbe sostituito da una rotonda. Questo sarebbe in linea con la tendenza recente di eliminare semafori e passaggi a livello. Ma il semaforo bifronte resta e sembra che anche le multe resteranno tali.
I cittadini però non ci stanno perché ormai si è scoperto “il grande inganno”. Come avvenuto a Genova, dove le multe, nello stesso caso, riguardavano il cambio di corsia e non il passaggio col rosso, anche a Milazzo dovrebbe valere lo stesso principio. E non è cosa da poco. Intanto perché i punti sottratti sono 2 e non 6 e poi perché la pena pecuniaria risulterebbe ridotta di 3 quarti. Che non sono pochi.
Intanto il Sindaco Midili continua a risultate impantanato in questo affaire imbarazzante che prova ancora una volta la distanza comunicativa e strategica tra dipartimenti del Comune e l’incapacità di remare nella stessa direzione quando si ricevono le istanze dei cittadini. La teoria del “furbetto del semaforo” non regge più a fronte dei migliaia di verbali che sono stati “improvvisamente” inoltrati questa estate.
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